• favorire l’accesso delle vittime ad una informazione corretta sulla tutela dei propri interessi prima, durante e dopo il procedimento penale al fine di evitare il rischio della c.d. “vittimizzazione secondaria”, assicurando, se del caso, anche un supporto emotivo e piscologico;
• rafforzare il sistema dei servizi di assistenza alle vittime, attraverso l’aumento dell’attenzione e il necessario raccordo operativo da strutturare tra servizi generali e di assistenza specializzata, tra i diversi soggetti, istituzionali e non, che le vittime incontrano nel loro difficile e spesso lungo percorso processuale;
• garantire il diritto delle vittime ad essere informate ed assistite assicurando loro ascolto e accoglienza anche attraverso prestazioni di traduzione e interpretariato;
• garantire il diritto alla protezione in presenza di specifiche e urgenti esigenze, in raccordo con i servizi sociali del Comune di riferimento;
• sensibilizzare i servizi del territorio, favorendo il raccordo operativo con i servizi generali e specialistici del sistema dei servizi sociali e sanitari, in particolare con le reti antiviolenza locali,  anche attraverso la condivisione di approcci e prassi operative omogenee, in linea con i temi e le indicazioni della direttiva europea.

Azioni previste 

• La costituzione di Cabina di regia o Tavolo di lavoro regionale di cui faranno parte i rappresentanti degli Ordini professionali partner e i referenti dei Comuni capoluogo di Provincia nonché Comuni capofila dei relativi Ambiti territoriali, che avranno aderito all’Accordo di partenariato. Potranno essere invitati a partecipare: una rappresentanza della rete regionale dei centri antiviolenza, una rappresentanza delle principali associazioni di secondo livello che si occupano di vittime di reato, referenti dei servizi giudiziari e delle forze dell’ordine nonché esperti della materia; in particolare il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine, peraltro previsto dalla direttiva 2012/29UE, è fortemente auspicabile considerato che il loro intervento può essere il primo contatto con la vittima di reato;
• l’apertura di n. 6 Sportelli informativi e di supporto alle vittime di reato, incardinati presso i locali del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, articolati su base provinciale e coincidenti con gli Sportelli per il cittadino; 
• l’attivazione di uno Spazio di Ascolto telefonico per il supporto psicologico e l’orientamento delle vittime di reato;   
• interventi diretti in favore dei destinatari, per assicurare loro il diritto alla interpretazione e alla traduzione e per far fronte a specifiche e immediate esigenze di protezione;
• comunicazione per garantire la massima diffusione del servizio su tutto il territorio regionale; 
• attività seminariali sui temi della Direttiva 2012/29/UE attraverso 18 incontri da tenersi su base provinciale. 

L'importo finanziato dal Ministero della Giustizia è pari a  € 175.000,00